Non crediamo affatto che il risultato di questa consultazione elettorale rappresenterà l’affermazione di un linea “draghiana” ma neppure possiamo pensare che questa strana maggioranza sia in grado di garantire l’attuazione di provvedimenti ed impegni già presi. E mentre Lucio Caracciolo auspica una generazione che ricostruirà il rapporto tra Stato e cittadini noi assistiamo a continue a […]
Dal Blog

IN RISPOSTA A VIOLANTE….
By Redazione
RISPOSTA A “L’URGENZA DEL PROPORZIONALE” – ARTICOLO SU REPUBBLICA DI LUCIANO VIOLANTE DEL 2 LUGLIO 2022 Non crediamo che interessi molto ai cittadini, che hanno ancora una volta disertato le urne, il pensiero di Luciano Violante quando indica nella legge elettorale la “causa delle cause”. “Cerchi magici” a parte (che pare non esistano in […]

Quale politica per i giovani ?
By Redazione
Da un articolo di Domani , il programma che il quotidiano propone ai partiti che , ad un anno dalle prossime elezioni, si mostrano privi di soluzioni concrete . La proposta si sviluppa a partire dalle idee nate dal Forum Disuguaglianza e Diversita’ rivelatesi tra le piu’ votate nel percorso dell’ Agora’ del PD.
Chi siamo
Arcipelago nasce nel 2009 animato dalla volontà di analizzare la crisi della Democrazia e di un sistema di rappresentanza in presenza di cambiamenti epocali.
La crisi di sistema ha condotto una classe dirigente “senza progetto” , di cui la politica è solo una parte alla bancarotta.
Un sistema in crisi senza strumenti politici credibili e incapace di sostenere il ricambio, il futuro.
E’ giunto il momento di ripensare il nostro mondo secondo un’altra logica; che non abbia il PIL come misura del benessere, che smetta di considerare l’ambiente come una quinta teatrale, che impedisca il formarsi di squilibri di potere e di ricchezza insostenibili e che garantisca al massimo numero di persone le medesime opportunità.
Un mondo in cui i cittadini scelgano e non subiscano il futuro...
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La crisi di sistema ha condotto una classe dirigente “senza progetto” , di cui la politica è solo una parte alla bancarotta.
Un sistema in crisi senza strumenti politici credibili e incapace di sostenere il ricambio, il futuro.
E’ giunto il momento di ripensare il nostro mondo secondo un’altra logica; che non abbia il PIL come misura del benessere, che smetta di considerare l’ambiente come una quinta teatrale, che impedisca il formarsi di squilibri di potere e di ricchezza insostenibili e che garantisca al massimo numero di persone le medesime opportunità.
Un mondo in cui i cittadini scelgano e non subiscano il futuro...
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