(di Francesco Giannattasio)-
“Con tutto il garbo possibile” .
Con questa frase su Facebook dall’apparenza signorile, inizia l’attacco del senatore Daniele Borioli al ministro dell’istruzione del governo Conte .
In sintesi invita la ministra, a dimettersi per inesperienza ed incapacità.
Sono rimasto impressionato dall’iniziativa : conoscendo personalmente il senatore mi ha sorpreso , perplesso e piuttosto deluso.
Sorpreso per un attacco così esplicito effettuato da un politico di razza, capace, accorto, abile ; d’altronde con una maestro dal calibro di Palenzona, non poteva non essere bravo.
Perplesso per un attacco ad un esponente del governo di cui la sua parte politica è parte integrante .
Deluso sulla vera indole del personaggio e più in generale del partito democratico.
Diversamente le considerazioni espresse devono essere individuate nei risvolti dell’io , meglio identificate per quelle che sono : miserie umane .
Sono latenti nel nostro inconscio e se anche non si manifestano apertamente incidono, in modo subdolo , sui comportamenti indirizzandole verso inconfessabili obbiettivi .
Cosa si contesta alla ministra: l’assoluta incapacità ed inadeguatezza a ricoprire la carica? Certo ha poco esperienza pur proveniente dal corpo docente, è genuina, giovane piena di entusiasmo e volontà di fare. Disturba forse posizioni consolidate nell’ambito scolastico?
Al di là dell’opportunità di avvilire , personalmente , il ministro e danneggiare la sua parte politica , introduce difficoltà , in un momento delicato per le forze di maggioranza che, stanno tentando di trovare dei punti d’incontro, per far fronte comune nell’imminente quanto incerto confronto elettorale.
Il senatore Borioli , così esigente, dovrebbe analizzare le motivazione per cui la scuola si trova in queste condizioni e dire, dopo Gentile ,quale ministro dell’istruzione si sia particolarmente distinto per bravura ed innovazioni?
Ma non è questo che ne giustifica l’avversione ne di quelli che prontamente hanno sostenuto il post; l’avversione, purtroppo è intrinseca ed estesa; rivela una preclusione verso il movimento 5 Stelle che proprio non riescono a reprimere .
Il Movimento, volente o dolente , rappresenta un mondo nuovo di pensare che hanno capito anzitempo “ La perdita di valori di riferimento dei centri sacri della società occidentale” .
Valori inattaccabili fino ad ieri sono crollati. Sta cambiando tutto o è gia tutto cambiato .
L’informazione, concentrata in poche mani, supporta un sistema lobbistico, sta esaurendo il potere di convincimento. Nuovi sistemi di espressione , in modo istantaneo li ha resi discutibili , pacchiani e non credibili.
Centri di poteri , potenti famiglie e grandi imprenditori , usano l’informazione invece di fare informazione .
Emergono nuovi valori inattaccabili, iI Movimento 5 Stelle ha intercettato il passaggio da una società liquida verso una nuova pancrazia , definendo che gli elettori sono i datori di lavoro degli eletti e questo è un concetto cognitivo inappellabile per il futuro.
La sinistra ha perso da tempo remoto i suoi riferimenti storici, ma non ha ancora ben chiaro nuovi riferimenti per prendere coscienza della pancrazia collettiva, per elaborazione di idee plurime e della fortunata occasione che si è realizzata , attraverso l’alleanza con chi questa l’ha messa in atto, proiettandosi già nel futuro?
Che alternative ha il centro sinistra ? Soccombere ai barbari, nel prossimo confronto , nell’illusione che abbattendo l’attuale alleato, può proporsi come unica alternativa ?
Facendo affidamento sul sistema arcaizzato di far parte della medesima medaglia ? O approfittarne per rimuovere convinzioni arcadie e proiettarsi verso convergenze futuristiche? In tal caso devono , necessariamente , abbandonare cespiti settoriali : conflitto d’interessi, concessioni , mes, prescrizione, privilegi, cooperative, burocrazia e quanto altro. Altro che soffermarsi sulla marginale inesperienza della ministra. Bisogna fare delle scelte. Non possono esserci equivoci. Non è possibile chiedere convergenze ma rimanendo ingessati nelle proprie convenienze con bonaria sufficienza .
Questi concetti, valgono anche in sede locale , poiché anticipare condotte futuristiche è per pochi politici , figurarsi per le masse che hanno bisogno di tempo per assimilare . Sono necessari esempi ed abili oratori per farli capire ed accettarle . Se non si prova ad evolversi verso la pancrazia politica in un contesto di elaborazione del pensiero, Esiste la seria probabilità di rimanere bloccati in quelle accennate sufficienze ed essere confinate ai margini politici.