(di Francesco Giannattasio)-
La fase due è in piena attuazione, si vedono le piazze ed i viali popolarsi, complice le belle giornate che incoraggia la gente a muoversi; anche il traffico automobilistico comincia a farsi consistente, sopratutto di veicoli commerciali.
Abbiamo voglia di muoverci , di uscire di casa, incontrare vecchi amici , scambiare due chiacchiere. Abbiamo fretta di riprenderci le nostre abitudine , la normalità della vita .
Abbiamo voglia di discutere, scambiarci opinioni, poter dire la nostra , confrontarci con l’altrui pensiero. E’ una necessità come appagare l’illusione di allontanare in una considerazione indefinita la terribile minaccia che ancora albera su di noi.
Gli argomenti non possono essere che dell’attualità storica del momento. Ci si interroga su quando può finire, dei rischi che ancora corriamo , come sarà la ripresa economica e dove prendiamo le notevoli risorse necessarie per dar corso alla produzione e , ci chiediamo, se tutto sarà come prima, In relazione alle lacune organizzative. L’apparato istituzionale ha dato l’impressione di sbandare , invece di collaborare cercano di sopraffarsi a vicenda . E’ opinione diffusa della
necessità di rivedere l’organizzazione sanitaria ; in quanto, messe sotto pressione, hanno dimostrato grandissime lacune, proprio quelle considerate d’eccellenza.
Tutti, comunque, ci comportiamo con attenzione e prudenza . Ci muoviamo rispettando le regole e gli accorgimenti necessari ed in effetti sono pochi quelli indisciplinati, stando troppo vicini o che non indossano la mascherina. Nell’insieme Novi è una cittadina ordinata , disciplinata e rispettosa nell’attenersi alle direttive delle Autorità.
Non viene recepito in modo positivo la gestione regionale. Viene ritenuta improvvisata ed inadeguata l’azione della giunta nel far fronte alla pandemia. La critica più condivisa è quella di aver seguito le orme della regione Lombardia , sopratutto nell’aver dirottato alcuni convalescenti presso le case di riposo con le note conseguenze. Inoltre vi sono rimostranze per i ritardi per l’elargizione della cassa integrazione in deroga . Viene chiamato in causa ,l’assessore Chiorino, che scarica sulla burocrazia romana le sue responsabilità ed annuncia un’intesa con un istituto bancario , per avere risorse da anticipare.
D’altronde anche il segretario leghista locale non fa mistero delle sue avversità al governo ; infatti lo si vede, raffigurato, nella pagina dell’intervista , rilasciata a Panorama, con un grosso cartello “ abbandonati dal governo” . Come se il governo possedesse la bacchetta magica ed in un colpo solo risolvesse tutto secondo il volere di ognuno. E’ una caratteristica delle amministrazioni a guida leghista.
Per contro nella lunga intervista, di un’intera pagina, è riuscito a non dire nulla che possa far intravedere una proposta politica di ampio respiro, proiettata verso un futuro temporale nel quale ipotizzare un indirizzo degno delle aspirazioni di un segretario della forza politica di maggioranza.
Eppure da l’impressione di un giovane che appare più di una premessa . Sarà che per la convinta circoncisione ideologica verso il leader del moijto , resta galvanizzato e bloccato alla propaganda.
Fa senso l’assoluta convinta coerenza con la politica nazionale dell’opposizione, che può addirittura essere definita comica : pretendono la necessaria liquidità per la fase due ma nel contempo delegittimano, con ogni mezzo ed in modo strumentale, il governo, per farlo cadere ma pretendono risorse a go go in seduta stante . Non sono forse arrivati fondi per gli indigenti che hanno utilizzato in modo parziale ed ancora sembra che non siano riusciti a capire come utilizzare al meglio della bisogna i rimanenti . Sembra proprio che siano speciali nel vedere la pagliuzza e non la trave.
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