(di Andrea Guenna – www.alessandriaoggi.it)- Alessandria –Il de profundis a questa Giunta arriva dalla Commissione Straordinaria di Liquidazione, od Organo Straordinario di Liquidazione che dir si voglia, cioè il pool di commissari (Giuseppe Zarcone, Roberto Forneris e Angelo Lo Destro) nominati dal Ministero dell’Interno in seguito alla dichiarazione di dissesto del 12 luglio 2012. Vanno giù pesanti Zarcone, Forneris e Lo Destro, e fanno bene, anzi benissimo, perché finalmente (dopo mesi che noi di Alessandria Oggi gridiamo – insieme a pochi altri amici – come San Giovanni Battista nel deserto) riportano la vicenda dei bilanci e del dissesto nell’alveo del buonsenso. L’argomento è costituito essenzialmente da quei famosi – o famigerati – 32 milioni vantati dal Comune nei confronti dell’Osl. Cosa dicono in sostanza i tre commissari nel comunicato diramato stamane agli organi di stampa? Tre cose essenzialmente: che quei soldi non possono essere inseriti ora a bilancio per pareggiarlo in quanto saranno disponibili solo dopo che l’Osl avrà pagato tutti i creditori; che non si tratta di una spesa impropria (come afferma Matteo Ferraris, l’assessore esperto prestato da Confindustria); che saranno resi al Comune in percentuale del 40%. “Presa visione del commento dell’Amministrazione Comunale all’ipotesi di bilancio riequilibrato – si legge nel comunicato dei tre commissari -, riteniamo di non poterci sottrarre alla formulazione di alcune considerazioni su taluni passi del medesimo, nei quali veniamo chiamati in causa, concernenti il credito di 32 milioni di euro vantato dal Comune nei confronti della gestione liquidatoria”. I commissari Zarcone, Forneris e Lo Destro precisano che i movimenti contabili fino al 12 luglio 2012 devono essere attribuiti all’Osl, essendo “una riconciliazione della gestione di cassa avvenuta dal 1° gennaio alla data del dissesto”. In sostanza, essendo il dissesto dichiarato per il periodo fino al 31.12.11, i movimenti successivi a questa data fino alla dichiarazione stessa di dissesto (12.07.12) devono essere conteggiati come avvenuti entro il 31.12.11 e il credito di 32 milioni vantato dal Comune sarà poi reso al 40%, in base alla deliberazione dell’OSL n.233/2013 di adozione dei criteri per le proposte di transazione ai creditori. Ma i liquidatori si consentono anche una critica alle affermazioni della sindaca quando afferma che i 32 milioni “sono soldi della comunità alessandrina e alla comunità alessandrina devono tornare”, mettendo per iscritto che “chi ritenesse il contrario dispone di strumenti ed azioni per dimostrarlo nelle sedi competenti” nel senso che se c’è qualcuno che ritiene quei soldi siano stati rubati o pagati per motivi illeciti da qualcuno può adire l’autorità giudiziaria. Ma, soprattutto, i tre commissari ribadiscono che quei soldi, che non sono più 32 milioni ma solo 12,8 milioni (il 40%) saranno resi al Comune solo dopo che tutti i creditori saranno soddisfatti. Se ne parla fra quattro anni almeno, e per la Giunta Rossa, ora, è veramente la fine. Palenzona, Fornaro e Borioli permettendo.
IL COMUNICATO DELL’OSL
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