(di Francesco Giannattasio)-
Ci voleva la pandemia del corona virus per spostare il mercato da piazza xx settembre al piazzale della caserma Giorgi , eax sede dei famigerati carristi “Leoni di Liguria”. La nuova ubicazione è naturalmente provvisoria per far fronte alle esigenza di prudenziale sicurezza , ma può anche essere un’occasione di prova e confronto per una futura sistemazione, definitiva e forse più concreta.
Se ne è discusso parecchio nelle precedenti amministrazioni, ma i pro ed i contro impedirono la decisione. Si è sempre soprasseduto in attesa di una opinione pubblica favorevole, sopratutto quella commerciale .
Le amministrazione passate sono state sempre attente agli umori dei cittadini e dei commercianti di via Roma; ma erano frenati sopratutto, da un timore più ampio : danneggiare la vivacità del centro storico ed accrescerne il declino residenziale. Nella parte vecchia vi è ancora un patrimonio urbanistico non in grado di soddisfare completamente le esigenze che si richiedono alle residenze attuali.
E’ risaputo da tutti che il mercato mette in movimento una quantità di merce e persone con il coinvolgimento delle attività stabili in loco .
Crea condizioni d’incontro per nuove iniziative e transazioni ma è anche l’occasione per valorizzare e proporre merce e servizi.
Ha un grande attrattivo e in simbiosi con la pubblicità della merce esposta nelle vetrine dei negozi , offre una varietà di acquisti per chi proviene da ogni luogo . Inoltre è anche un giorno particolarmente favorevole per gli esercizi di ristoro e servizi.
Nella città, nonostante lo scarso assembramento , la questione viene animatamente discussa ed argomentata , sostenuta o rigettata a secondo dei relativi interessi .
Chi parla a favore del commercio del centro storico sostiene le argomentazioni delle vecchie amministrazioni mentre i residenti sono alquanto suddivisi con argomentazioni che privilegiano la quiete , preferendo una condizione più residenziale con un commercio di qualità pedonale come per via Girardendo. Altri temono che il nuovo posizionamento possa accelerare il corso di un declino di per se già in atto.
E’ noto, da tempo, che Il piccolo commercio deve misurarsi con la spietata concorrenza della grande distribuzione e questa calamità non può che peggiorarne le condizioni. Si profila anche la consistente espansione del commercio online che non tarderà a creare nuove problematiche, e non solo al piccolo commercio. Su questo aspetto la politica e le rappresentanze di categoria , dovrebbero interrogarsi e cominciare a programmare eventuali sviluppi, in modo da indirizzarne le soluzioni verso condizioni temporali, sostenibili e di progresso.
Per la città, nel complesso il mercato allocato all’interno della caserma è una evoluzione di praticità sia per gli ambulanti che per i cittadini acquirenti e , in pratica riavvicinerebbe il mercato alimentare di via Garibaldi . Ma grazie all’enorme spazio del piazzale, della caserma, che consente sicurezza e facilità di svolgimento delle attività , superiore alla piazza XX settembre , verrebbe facilitata dalle forze dell’ordine , l’azione di prevenzione scoraggiando a le attività delittuose.
Ne trarrebbe benefico anche la viabilità urbana che non verrebbe disturbata da intralci vari alla circolazione di veicoli e pedoni. Darebbe un assetto più ordinato ai commercianti ambulanti che , con la disponibilità di maggior spazio si amplierebbero a maggior profitti che, si estenderebbe anche al commercio locale. Questo ne potrebbe trarre insperati benefici da una condizione di ordinata disposizione e facilità di movimento.
L’attuale classe politica , ha l’occasione propizia alla soluzione, anche in considerazione che nell’esecutivo possono giovarsi di un vero esperto in commercio . Costui Saprà , certamente
dar estro alla sua esperienza e programmare un’ efficacia articolazione per una soluzione temporale appropriata quando efficace? Non dovrebbe essergli difficile far progredire l’interesse del commercio in un contesto armonioso di città .Dimostrerà nei fatti che le
soluzioni possibili si possono attuare anche quando si è in maggioranza smentendo le dicerie che le soluzioni si hanno solo quanto si è all’opposizione.
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