(di Elvio Ferraris)-
Arie grame, a sentire i ben informati, tirano attorno al Sindaco Rita Rossa (sì, Sindaco e non la scemenza “sindaca”). Gelidi spifferi dall’interno della maggioranza e raffiche di vento cattivo dall’esterno. Ora anche i sindacati delle “partecipate”, coi quali il Sindaco amava protestare sotto le finestre del Governo, sono giunti all’ultimatum: vogliamo sapere a che cosa andiamo incontro o saranno guai.
Non vogliamo, a questo punto, far volteggiare anche i nostri corvi su Palazzo Rosso e neppure lontanamente affiancarci agli indegni attacchi personali al Sindaco, ma non possiamo tacere la nostra opinione. Che dice: la magia, la malefica magia, del “dissesto” volge ormai al termine e il generico lamentone contro la precedente Amministrazione – non era difficile a prevedersi -non funziona più da parafulmine per la nuova Giunta. E non funziona non perché le ragioni del dissesto si siano stemperate o dileguate, ma perché i cittadini vogliono vedere e capire come, nonostante tutto, il Sindaco e i suoi collaboratori intendano muoversi concretamente sui problemi più delicati e non solo sugli appelli tipo “Alessandria rialzati” e simili.
E qui, che lo voglia o che lo subisca, il Sindaco appare da qualche tempo “solo al comando”: posizione non sempre piacevole. Il suo predecessore, ad esempio, ci sguazava e produceva un volume di fuoco (più a salve che a palla, ma non importa) gradito ai “media” e intonato ad un gagliardo decisionismo. In più una piccola ma risoluta guardia di “pasdaran” si immolava continuamente, per il Capo, a sprezzo di ogni ridicolo.
Non così la Rita Rossa che appare a disagio, o affaticata, a correre in sostanziale solitudine su tutti i bastioni, a contendere con gli scettici o gli avversari della sua Amministrazione. Dov’è la sua “guardia sindacale”, dove i fidati consiglieri, dove il sostegno politico delle truppe che l’hanno condotta al vertice? E’ una “splendida solitudine” che lei stessa gradisce – per sottolineare i super-poteri che l’attuale normativa conferisce ai Primi Cittadini – oppure è vittima/autore di un meccanismo politico-gestionale che malfunziona e del quale non si trova il rimedio?
Certo la scelta era generale, veniva dall’alto e ha pure funzionato. Ma quanto tempo perso, quanti equivoci supplementari, ad Alessandria, con le famose “primarie”, mentre la casa bruciava!
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