(di Giorgio Abonante-da http://www.giorgioabonante.it/blog/)-
L’assemblea soci di Amag ha discusso e approvato i risultati operativi 2014 e la proiezione 2015 presentando una situazione societaria ancora in transizione ma in via di miglioramento. Non è questa la sede per scendere nei particolari complessi del bilancio tuttavia i Comuni soci hanno potuto prendere atto della progressiva riduzione dell’indebitamento, dell’attività di recupero crediti e della rinnovata fiducia delle banche attraverso una approfondita relazione esposta da Presidente e Ad dell’azienda, presenti i revisori. Amag è un’azienda che nell’ultimo periodo del 2014 ha risolto la difficile e per certi versi drammatica vicenda del fallimento di Amiu riportando l’asset della raccolta rifiuti sotto il controllo dei Comuni dell’Alessandrino (e salvando il posto di lavoro a 190 persone). Lo ha fatto con Amag Ambiente grazie alla quale ridurremo già nel 2015 la Tari di circa un 3% riportandola ai livelli del 2013 (è poco ancora ma è già un segnale). Amag è un’azienda alla quale il consiglio comunale di Alessandria ha chiesto ufficialmente di provare a salvare l’altro asset dei rifiuti, lo smaltimento, attraverso un’operazione complessa che speriamo possa sbloccarsi a breve. Amag è un’azienda che deve affrontare la delicata gara della distribuzione del gas e la probabile scelta del Comune di Alessandria di mettere a gara la realizzazione di una rete di teleriscaldamento (con l’obiettivo di far scendere la bolletta energetica nel breve medio termine per cittadini e aziende). Amag è un’azienda destinata ad avvicinarsi ai 150mln di euro di fatturato. Amag è un’azienda che ha messo una pezza alla drammatica vicenda dei dipendenti ex Tra rimasti a casa per l’incredibile vicenda della chiusura del Teatro di Alessandria per inquinamento da amianto. Amag è un’azienda che ha in mano gran parte dei destini della nostra comunità. Amag è un’azienda alla quale tutti chiedono di tutto di più. Amag è un’azienda guidata da un cda che guadagna e guadagnerà sulla base di obiettivi e risultati cifre assolutamente ragionevoli e se qualcuno è interessato basta che mi scriva e io risponderò con il quadro preciso degli emolumenti lordi (fisso + premi 2014 e 2015)… che non allego qui perchè non sono capace. Al massimo, il Presidente di questa società prenderebbe lordi circa 90mila euro di cui solo un terzo in quota fissa e due terzi variabili (a seconda del miglioramento dell’EBIT e un’altra parte a totale discrezione dell’assemblea soci se i Comuni riterranno soddisfacente il lavoro svolto). Amag è una società nella quale abbiamo cancellato i doppi compensi all’interno del gruppo. Amag è una società che il Comune di Acqui contesta con una vaga polemica sulla mancata condivisione delle scelte che secondo i termali sarebbero a totale vantaggio del Comune di Alessandria ma dimentica di non aver ancora nominato il suo membro di cda (lo aspettiamo tutti da almeno 6 mesi) .
Per chi ha avanzato dubbi di legittimità sul discorso emolumenti sottolineo che l’assemblea soci e il cda hanno voluto e messo agli atti un parere legale fornito dall’avvocato che segue Confservizi (settore multiutilities). Un parere legale non è la Bibbia ma è indiscutibile la cautela con la quale gli organi di governo di Amag si sono mossi.
Rispetto al passato, e davvero non mi interessa la polemica, sugli emolumenti nelle partecipate alessandrine, aggiungo che le cifre che giravano erano totalmente scollegate da obiettivi e risultati (e Amiu è fallita… non male, per non parlare delle situazione in cui era Amag tre anni fa). E che se qualcuno vuole interessarsi seriamente all’approccio usato dal centrosinistra al governo di Alessandria sul tema emolumenti si vada a vedere quanto abbiamo già fatto risparmiare alla città abbassando stipendi e gettoni in questi due anni di emergenza, quanti incarichi abbiamo cancellato chiudendo scatole vuote come Sital, Al.Tri, etc… Si vada a vedere la rinuncia al gettone di presenza in tutto il 2013 dei miei colleghi consiglieri comunali di maggioranza. Si vada a vedere il dimezzamento dei dirigenti in Comune. Risparmi che torneranno nelle tasche dei cittadini non appena la legge sul dissesto consentirà di abbassare Imu e Tasi (dal 2018). Ma quest’anno iniziamo a scendere sulla Tari e sulle rette asili nido.
Altro è invece fare un serio ragionamento su merito, ruoli, responsabilità, obiettivi e risultati rispetto ai quali se qualcuno guadagna più o meno ci deve sempre essere un perchè e un ritorno dimostrabile alla collettività.
A populisti e demagoghi, buoni per le piacitate su facciadilibro, mi permetto di dare un consiglio. Ragionate in prospettiva. Oggi al governo ci siamo noi, un domani potreste esserci voi e avrete bisogno di meccanismi di riconoscimento del lavoro svolto e dei risultati ottenuti e non potrete permettervi di gestire partite complesse nei ruoli cardine senza emolumenti ragionevoli ma congrui.
Baci.
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