di Alex Mariani
Da diverse settimane, da fine 2012, gli addetti ai lavori si interrogano – chi stizzito, chi divertito – sulle ultime varianti che si presentano negli atteggiamenti del Presidente della Provincia di Alessandria. Ancora discretamente giovane, ma già di lungo corso politico, il Nostro, dopo aver percorso una fruttuosa carriera all’insegna (DC-style) della prudenza e della moderazione, dallo scorso autunno ha preso a dare vivaci segni di insofferenza e a menare fendenti a destra e a manca, anzi più a manca che a destra.
Finché ha sbattuto la porta in faccia al suo partito, il PD, mettendo all’indice Monti, il suo Governo, il Ministro alessandrino e tutti i partiti/movimenti che hanno sostenuto e/ sostengono lo “strano Governo” in fase ormai di trapasso. E tutti a chiedersi: finito con la Provincia, lascia la politica? Mavalà, come diceva Ghedini. E allora dove pensa di trasmigrare, di ricollocarsi? Qualcuno ha fatto il nome dei Moderati, ma la loro consistenza è a sua volta moderata e il futuro alquanto incerto.
Restano un paio di alternative, due buoni serbatoi di voti a corto, per una ragione o per l’altra (per eccesso di successo o per gravi disavventure ai vertici) a corto di adeguata classe dirigente: il Movimento di Grillo e la Lega Nord. Quanto all’ultima, il Nostro, già segnalatosi per la firma ai banchetti della Lega, ha rilasciato interessanti dichiarazioni al “Novese” del 17.1 us. che riproponiamo a titolo di piccolo indizio:
“”La Lega Nord, depurata di qualche episodio pittoresco e anche razzista del passato, che credo non significativi ,è un partito di popolo vero ,che merita rispetto. So di tanti miei elettori alle amministrative che alle politiche votavano Lega già in passato .Ma non ho fretta di scegliere (…)””
E siamo a due indizi; li proponiamo ben sapendo che la “giallistica” ne richiede almeno tre per fare una prova. La “caccia al tesoro” quindi continua: il percorso per le regionali è ancora lungo e tortuoso.
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