(da http://associazionearcipelago.it/)-
E’ notizia di oggi venerdì 29 agosto 2014 che l’Italia perde giornalmente circa 1000 posti di lavoro ed è tornata la Deflazione dopo 50 anni; intanto il nostro capo del governo twitta un giorno si e l’altro anche di stare sereni e ci rassicura che il Belpaese “sta ripartendo”.
Ora la domanda che istintivamente viene da porsi è se i giornali e la maggior parte dei media siano diventati tutti “gufi” e maestri nell’infondere nell’opinione pubblica pessimismo, prevenuti nei confronti dell’attuale governo oppure se il Primo Ministro viva in un eremo circondato da fatine e boschi incantati. Personalmente credo che la seconda opzione sia forse quella che corrisponda un po’ di più alla realtà; nei grandi e meno grandi centri urbani si assiste sempre di più alla chiusura di piccole e medie attività commerciali stroncate dalla grande distribuzione e dagli affitti che hanno ormai raggiunto picchi non più sostenibili in tempi di crisi come questi. Presso i sindacati si assistono a code interminabili di persone per la domanda al sussidio di disoccupazione; l’ISTAT, organo riconosciuto per il suo ruolo super-partes, stima che il tasso di disoccupazione ha raggiunto circa il 50 % tra gli under 24, senza includere nel computo precari e coloro che sono titolari di contratti a termine.
Ora nessuno vuole negare che le condizioni Macro-economiche mondiali in cui si trova ad operare la nostra compagine governativa siano tra le peggiori che la Storia moderna possa ricordare, ma perseverare a dire ai passeggeri di continuare a ballare e scherzare mentre la nave affonda non sembra essere uno dei modi migliori per affrontare l’emergenza.
Associazione Arcipelago
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