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Negli ultimi mesi nel nostro Belpaese sembra di vivere in un mondo virtuale dove da una parte si continuano a perdere migliaia di posti di lavoro al giorno e la disoccupazione giovanile (contando precari e inoccupati) sta raggiungendo cifre spaventose e contemporaneamente dall’ altra vi è una classe politica completamente estranea al contesto, proveniente da un altro sistema planetario.
In una delle prime conferenze stampa rilasciate subito dopo entrato in carica da capo del Governo , Matteo Renzi sostenne che una delle priorita’ del governo, anzi “la priorita” per definizione, sarebbe stata la lotta alla disoccupazione che stava attanagliando il mondo dei giovani (e non solo quelli); le altre priorita’ sarebbero state la riforma elettorale e delle assemblee parlamentari e il tentativo di allentare i vincoli europei sullo sforamento del rapporto deficit/Pil.
Lungi da entrare a far parte della schiera dei tanto decantati gufi, (anche perche’ qui non siamo ad una partita di calcio), ad una prima analisi di questo periodo “Renziano” sembra che la Commissione Europea non abbia nessunissima intenzione di abbandonare la politica del rigore e di Austerity fortemente caldeggiata dalla Signora Merkel; nonostante i media italiani abbiano decantato le odi una fantomatica vittoria di Renzi nell’ultimo incontro tra i capi di governo europei, la musica non cambia e si va avanti con il vecchio spartito.
La decantata riforma elettorale ha partorito una mostro abnorme denominato “italicum” il quale ricalca sulla falsa riga il cosiddetto “Porcellum”, e una volta approvata tale legge sara’ nuovamente dichiarata incostituzionale; stando a quando sta accadendo in questi giorni il senato verra’ eletto indirettamente dai consigli regionali, quindi dai partiti ergo dai Segretari perche’ di fatto i partiti non esistono piu’; la conseguenza sara’ che il Presidente del Consiglio avra’ un fortissimo potere di influenza su chi o meno far eleggere…(ricordate la camera dei fasci???)
Ora, premesso che nessuno credo voglia fare parte della famosa schiera dei “benaltristi” cioè di quelli che ad ogni tentativo di qualsivoglia riforma sono subito pronti a sostenere che “ ci vuole ben altro …che le priorita’ sono altre” e anzi sarebbe da sciocchi non ammettere che il Paese ha bisogno di Riforme (non queste pero’)…ma dalle famose priorita’ di Renziana enunciazione quella che sembra sparita dall’agenda di governo è la lotta alla disoccupazione; è vero le attenuanti non mancano ad esempio i vincoli europei non aiutano, ma personalmente mi riferisco prima che ad atti concreti soprattutto ad un venir meno di un’attenzione di una tensione verso questo dramma sia da parte della classe dirigente sia dai media in generale (se si esclude qualche aggiornamento numerico dei disoccupati ogni tanto).
Credo invece che questa tragedia che tanta frustrazione causa nelle persone debba essere giornalmente posta sotto i riflettori in modo da stimolare continuamente il dibattito tra gli addetti ai lavori e la pubblica opinione; purtroppo per ora hanno cittadinanza altre issues (legittime e sacrosante) ma che rischiano di distogliere l’attenzione su una piaga di portata storica in termini di incidenza sulla qualita’ della vita delle masse.
Associazione Arcipelago
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