(da http://associazionearcipelago.it/)-
Chi tra l’opinione pubblica o peggio ancora tra gli addetti ai lavori dice di essere scandalizzato o peggio nauseato dalle ultime vicende giudiziarie che hanno colpito il mondo politico-finanziario che ruota intorno ad EXPO 2015, o ha vissuto sulla luna negli ultimi anni oppure sta recitando la parte della persona onesta e stanca; perche’ il sistema che sta emergendo dalle carte della procura di Milano e’ lo stesso che esiste fin dagli anni 80 proseguito con Tangentopoli, non è mai morto, possono esserci stati periodi piu’ o meno lunghi di “sonnolenza” ma primo o poi questa melma torna ad emergere perche’ questo e’ un sistema che si poggia su solide basi culturali.
Inoltre la vicenda dell’ex Ministro Scajola dimostra che le connivenze con gli ambienti piu’ oscuri di questo paese (mafia,camorra,p2, massoneria) continuano a vivere e a condizionare la vita socio-economica dell’Italia.
Il nostro assetto politico-amministrativo e di conseguenza economico si e’ rotto alla base, e anzi credo si possa tranquillamente affermare che stiamo messi peggio di 20/25 anni fa soprattutto per la mole di denaro coinvolto in queste operazioni distorsive riguardanti il denaro pubblico; a confronto degli attuali attori in gioco, i corrotti ed i corruttori di Tangentopoli sembravano 4 amici al bar che si giocavano l’aperitivo durante una partita a carte.
Il sottosegretario Delrio ha dichiarato che sono individui che agiscono solo per interessi personali e non politici, che i partiti non c’entrano nulla; sono completamente d’accordo con delrio, nel senso che i partiti non c’entrano nulla perche’ i partiti non esistono piu’ e proprio perche’ non esistono piu’, l’unico parametro seguito per la scelta della classe dirigente è volgarmente chiamata moneta; a certi livelli i partiti si confermano sempre di piu’ come comitati d’affari, gruppi di potere economico- finanziario pronti ad azzannarsi come lupi affamati per spolpare qualsiasi fetta di torta disponibile.
Chi scrive non si è mai considerato ne’ ottimista ne’ pessimista ma realista circa la situazione attuale che sta attraversando il Paese, e da realista mi sento di poter dire che gli ingredienti per affermare che la coesione sociale sia a rischio questa volta non mancano; corruzione, antipolitica, crisi economica e disoccupazione alle stelle stanno creando un’humus culturale veramente pericoloso.
Associazione Arcipelago
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