Una Politica.. un Governo per campare; frutto di alchimie politiche fatte da forze politiche completamente delegittimate. Un voto referendario non sufficientemente analizzato che rappresenta, con un’altissima affluenza, una cesura rispetto ad una Politica che esprime un establishment non in grado di esprimere una governance decente del bene comune. Sia nel SI che nel NO infatti sono evidenti le motivazioni anti-establishment!
Il 4 Dicembre abbiamo votato NO per fermare il gioco e per aprire una fase costituente sicuramente non in “salsa proporzionalista” che garantirebbe soltanto un establishment unico responsabile dello sfascio del Paese.
Il paradigma della democrazia maggioritaria, il rilievo assegnato alle leadership, l’investimento sullo strumento delle primarie per la loro selezione; la scommessa su una forma partito dell’Ulivo furono concepiti in un contesto “maggioritario” totalmente diverso da quello di oggi.
Un contesto nel quale oltre che razionalizzare e stabilizzare il bipolarismo in una Democrazia competitiva e dell’alternanza esisteva un soggetto collettivo dotato di regole che si rispettavano e che lavorava con le rappresentanze sociali e per finire scriveva le regole costituzionali ed elettorali INSIEME!
La “governabilità” dell’Ulivo non puo’ essere accetta quando è a discapito della Democrazia. E’ un dibattito che si trascina da troppo tempo ormai; sin dal disastroso percorso costituente del Partito Democratico…
Il significato profondo della Costituzione sta nell’idea di POPOLO.. non individui tutti uguali governabili da una classe dirigente con “frasi, promesse e tasse”; ma pluralità di soggetti che, vorremmo convenissero autonomamente tra loro in organismi dotati di personalità giuridica e politica e ai quali possono essere conferite funzioni rilevanti per il bene comune. Un “popolo” che la cosiddetta prima repubblica non ha “formato” con un opprimente centralismo, lo stato dei Partiti, l’impotenza di “ forme sindacali” che non hanno superato corporativismi e clientelismi
E’ questo l’orizzonte sul quale si deciderà la sorte della Democrazia.. e non solo in Italia.
Sarà quindi un GRANDE OPERAZIONE VERITA’ che risponderà alla domanda “Quale società vogliamo e Quale Democrazia Vogliamo” che guiderà tutto il nostro impegno.
Ci impegnerermo in una fase Costituente che deve avere come protagonisti i cittadini coscienti e responsabili e La “Democrazia che Vogliamo “ (https://www.associazionearcipelago.it/la-democrazia-che-vogliamo/) può essere il nostro piano di lavoro nei prossimi mesi anche sul piano locale.
Per discuterne, scambiarci gli auguri natalizi e programmare le nostre iniziative nel prossimo futuro ci incontriamo.
Martedi 20 Dicembre ore 18.00 presso la Taglieria del Pelo Via Wagner – Alessandria.
Il Presidente – Carlo Viscardi
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