(http://www.pickline.it/)-
Pippo Civati è pronto e ha già registrato, per ora come sito web, il marchio “Sinistra possibile”. Attende soltanto lo scontro finale con Renzi, che dovrebbe avvenire sulla scelta del successore del presidente Giorgio Napolitano –
Tutto pronto, in attesa del “Patto del Nazareno” – Il progetto è in cantiere da un po’ di tempo, anzi da qualche mese, ma nelle ultime settimane c’è stata un’accelerata. Pippo Civati, Nichi Vendola e una parte della società civile continuano a discutere, organizzarsi, per creare un soggetto politico alla sinistra del Partito Democratico. Dopo l’approvazione del Jobs Act e le manifestazioni di piazza da parte dei sindacati, alcuni esponenti della minoranza democratica si sono convinti a fare il passo decisivo. Si aspetta soltanto un momento di rottura, che forse potrebbe scaturire dalla futura nomina del presidente della Repubblica, oppure dall’approvazione della legge elettorale. Difficile pensare che questa scissione avvenga dopo il varo della legge di Stabilità, che dovrebbe essere approvata in giornata tramite voto di fiducia. Una legge su cui il governo di larghe intese punta molto, perché sono presenti dei punti, secondo i ministri, che faciliteranno la tanto agognata ripresa italiana. Dallo stop all’aumento della Tasi, a un credito di imposta Irap per gli autonomi, fino al ridimensionamento (seppur non nelle proporzioni che voleva il governo) dei patronati e l’Iva sugli e-book ridotta al 4 per cento.
Tra legge elettorale e nuovo capo dello Stato – Impossibile pensare che dopo l’approvazione di una legge del genere possa esserci una scissione. Dunque i protagonisti della “Nuova Sinistra” o “Sinistra possibile” attenderanno giorni migliori, settimane infuocate per giustificare una separazione e provare ad avere un impatto mediatico di un certo peso. Pippo Civati non vede l’ora e ha già registrato, al momento come sito web, il marchio “Sinistra possibile”. Il problema è che non vuole mostrarsi come l’ennesimo politico di sinistra che opera una scissione, così proverà ad alzare ancora più il muro sull’Italicum e spingerà per una legge elettorale in cui i partitini siano in grado di condizionare l’operato delle grandi formazioni. In sostanza Civati tifa per un Partito Democratico a trazione minoritaria, per garantire all’amico Vendola un maggior peso nelle logiche di un possibile centrosinistra. In attesa dello scontro sulla legge elettorale, dovrebbe essere un’altra la goccia che farà traboccare il vaso: l’elezione del nuovo capo dello Stato. Un nome condiviso da Renzi e Berlusconi, infatti, sarebbe la conferma degli accordi del “Patto del Nazareno” e darebbe a Civati la scusante per creare un soggetto politico di sinistra.
Chi farà parte di “Sinistra possibile”? – Sul successore di Giorgio Napolitano ruoterà tutta la futura situazione politica italiana. Renzi sa bene che rischia delle imboscate e per evitare i famosi 101 franchi tiratori dovrà cercare una mediazione. Lo stesso vale per Berlusconi, che in Forza Italia dovrà fare i conti con i parlamentari vicini a Fitto. La situazione è ingarbugliata, ma intanto Pippo Civati, spinto dal possibile successo della Lista Tsipras in Grecia e dall’exploit di Podemos in Spagna, potrebbe convincersi, prima del previsto, a fare il passo che tante volte ha annunciato. Con lui, con ogni probabilità, non ci saranno Cuperlo e Bersani, ma dovrebbero esserci Fassina, Vendola, Fratoianni, Bindi, l’attuale presidente della Camera Laura Boldrini, buona parte dei quadri dirigenziali della Cgil e della Fiom, il professor Stefano Rodotà, molti deputati epurati dal Movimento Cinque Stelle e qualche membro della galassia comunista italiana. Il sogno di Civati è avere un partito suo che incarni i valori della sinistra. A differenza di qualche mese fa non è più un’utopia, anzi nelle prossime settimane potrebbe diventare una certezza, una “Sinistra possibile”.
L’avvocato Giampaolo Coriani dello Studio Associato Avv. Aniello Schettino, legale di Giuseppe Civati, ha diffidato “Pickline” in quanto sostiene che «Giuseppe Civati non ha registrato, né direttamente né dando incarico a interposta persona, neppure come dominio web, il marchio “Sinistra Possibile”; l’unico sito web, oltre ovviamente al blog, riconducibile al mio assistito è quello che fa capo all’Associazione Possibile di cui Paolo Cosseddu è presidente, www.epossibile.org».
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