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TANTO RUMORE PER NULLA

22 Febbraio 2013 by Redazione Lascia un commento

(di Orsi Mirko-Associazione Arcipelago)

 Tra poco meno di 4 giorni andremo a votare per eleggere il nuovo parlamento, e calera’ il sipario  definitivamente su una delle legislature piu’ turbolente della storia repubblicana

  La legislatura nata nel 2008  dal trionfo quasi bulgaro della coalizione Berlusconiana-Leghista (in pratica il 50% dei consensi)…è stata attraversata quasi quotidianamente da inchieste della magistratura e da condotte etiche che definire discutibili appare molto riduttivo..;

 Questi 5 anni hanno visto toccare l’apice del berlusconismo inteso come modello culturale e contemporaneamente nel volgere di poco tempo  sfaldarsi tale modello …fino a vedere crollare questo castello di carta creato 20 anni fa fatto di antipolitica,demagogia,populismo, razzismo

Non è il caso di stare qua a rimarcare cose gia’ dette e sentite miliardi di volte, cioè che questo sistema si è rotto e la corruzione e le pratiche distorsive sono diventate parte integrante del processo democratico-rappresentativo…e che ha invaso tutti i settori della societa’, i partiti, i sindacati, le associazioni di categoria, gli enti locali..e sono veramente pochi i settori della vita pubblica che si possono definire vergini o immuni da tali pratiche, da tale modus operandi.

Quello che a me premeva in queste poche righe e’ di  cercare una provocazione,  sollevare un interrogativo  guardando alle imminenti consultazioni elettorali.

La nostra Costituzione ci insegna che la nostra è una Democrazia Rappresentativa (che piaccia o meno non è questo che ora ci deve interessare)…e che noi quindi  “deleghiamo” ad altri la  rappresentanza dei nostri interessi.;  ora questi altri sono i Parlamentari (deputati e Senatori)…che hanno il diritto/dovere di controllare (nei limiti del possibile) l’operato del Governo …Governo  che loro stessi, con il loro voto sulla fiducia all’inizio della nuova legislatura, pongono in essere.

 Oltre a tale diritto/dovere di controllo sull’operato del Governo (che si esplicita con le interrogazioni, con le interpellanze, nei lavori nelle varie  commissioni )…i Parlamentari hanno (sempre secondo Costituzione)..il potere principale cioè quello di iniziativa  legislativa  quindi  quello di fare le leggi.

Tale potere è  anche riservato al Governo tramite gli strumenti della Legge delega e del Decreto d’urgenza.

La prassi che si è consolidata negli ultimi 15 anni è stata quella di delegare  al governo il potere di iniziativa legislativa …e soprattutto durante il Ministero Berlusconi l’utilizzo della decretazione d’urgenza è stato massiccio e portato a livelli mai conosciuti prima.

Ora non interessano  qua’ le varie considerazioni di carattere politico circa la correttezza di tale spostamento di potere verso l’esecutivo, qualcuno puo’ dire che non si discute piu’ in parlamento e che quindi il parlamentarismo cosi’ come lo intende la nostra Costituzione  non ha piu ragione di esistere e chi ’ sostiene che è giusto che l’esecutivo, soprattutto in un mondo globalizzato e veloce  che necessita di decisioni rapide, abbia la priorita’ legislativa…

Quello che mi interessa far notare è che si è assistito ad un’ulteriore fatto;  da quando è nata la Moneta unica nel 2002 siamo stati spettatori di un progressivo processo di cessione di sovranita’ da parte dei Governi e Parlamenti nazionali degli Stati membri a favore della Commissione Europea , organo esecutivo dell’Unione Europea .

Questa cessione di sovranita’ è stata talmente forte che le ultime rilevazioni statistiche parlano di un 80% di leggi nazionali prodotte sotto linee guida e principi gia’ decisi dalla commissione europea e in minor parte dal parlamento europeo.

 Quindi cio’ vuol dire che la maggior parte delle leggi emanate dai governi nazionali sono leggi le quali linee guida e principi sono gia’ stati decisi dalla commissione europea e sulle quali gli esecutivi nazionali hanno in pratica un potere discrezionale, politico pari allo zero …, si puo’ affermare che i governi e i parlamenti degli stati membri hanno ormai una pura funzione da Notaio, da Ufficio Protocollo mi verrebbe da dire…

Allora la domanda che pongo io è se queste sono le premesse , se questa è la realta’ dei fatti , se cioè i Parlamenti e i Governi nazionali non hanno in pratica piu’ la funzione primaria cioe’ quella di iniziativa legislativa e sono ormai ridotti a emanare direttive che non vanno a cambiare i grandi equilibri socio-economici, ALLORA LE ELEZIONI COSI’ COME LE ABBIAMO CONOSCIUTE FINO ADESSO DAL 1946 …CHE SENSO HANNO?…SE LA NOSTRA COSTITUZIONE RICONOSCE UNA FUNZIONE COSI  BASILARE AL GOVERNO E AL PARLAMENTO CHE NEI FATTI NON ESISTE PIU’ PERCHE’ TALE FUNZIONE E’ ORMAI DELEGATA AD ALTRI….NOI DOMENICA E LUNEDI’ PER COSA VOTIAMO?  PER DEI NOTAI ? PER DEGLI IMPIEGATI DELL UFFICIO PROTOCOLLO??  NOI ANDIAMO AD ELEGGERE DELEGATI (TRA L’ALTRO MOLTO BEN PAGATI MI SEMBRA)..CHE NON HANNO  POSSIBILITA’ ALCUNA NEI FATTI DI POTER INFLUIRE SE NON IN MINIMA PARTE SULLA FORMAZIONE DELLE LEGGI….PERCHE’ APPUNTO I LUOGI OVE IN CUI  I PROCESSI CHE DETERMINANO LE GRANDI DECISIONI SONO DA TUTT’ALTRA PARTE.

 la questione secondo me nel dibattito politico dovrebbe cominciare ad avere una certa attenzione.

Qualcuno potrebbe obbiettare che noi un Parlamento europeo ogni 5 anni lo eleggiamo,  è vero ma qualsiasi persona dotata di una pur minima onesta’ intellettuale dovrebbe riconoscere che quello delle elezioni parlamentari è un puro esercizio di formalità…LE LEGGI CHE INFLUENZANO I GRANDI PROCESSI SOCIO-ECONOMICI E CHE VANNO A DETERMINARE  LA REDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE IN UNA DIREZIONE O IN UN’ALTRA SONO PRESE UNICAMENTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA…

 Di conseguenza a fronte di quanto da me sostenuto sopra, gli scenari che potrebbero aprirsi sono diversi ; e qui entriamo nei giudizi di merito , politici..

Posto che la globalizzazione economico-finanziaria (con tutti i pro e i contro).sia un processo irreversibile , posto che le nuove tecnologie permettono in tempo reale di collegarsi e raggiungere posti fino a pochi anni fa ancora inimmaginabili, ecco premesso tutto cio .è evidente la necessita’ di creare un’Europa che non sia solo un gigante economico (posto che lo sia ancora, visto gli attuali tassi di PIL di Cina,India,Brasile;Russia,)..ma che sia anche un gigante Politico…dove le macro-decisioni capaci di modificare i rapporti di forza nella societa’ globalizzata vengano prese si da un organo apposta, la COMMISSIONE EUROPEA, ma CHE TALE ORGANO  SIA DEMOCRATICAMENTE ELETTO…..

VOGLIO DIRE CHE SE ACCETTIAMO IL FATTO CHE PER CONTARE QUALCOSA NELLO SCENARIO GLOBALIZZATO MONDIALE E’ NECESSARIO CEDERE SOVRANITA’ E FEDERARSI IN QUALCOSA DI PIU’ GRANDE , DOBBIAMO AVERE ANCHE LA POSSIBILITA’ DI ELEGGERE IL PRESIDENTE DELL’ORGANO CHE DI QUESTA  FEDERAZIONE E’ L’ELEMENTO DECISIONALE PER ECCELLENZA..

Un’elezione  diretta certo dove si candidano personaggi di vario orientamento…Progressista, Conservatore, popolare…in modo tale da dare per lo meno la sensazione ai cittadini comuni di poter dire la propria

Si sto parlando degli Stati Uniti d’Europa dove la sede decisionale  primaria (LA COMMISSIONE EUROPEA) sia frequentata oltre che solo dai lobbysti dei grandi gruppi finanziari anche da un mondo che rappresenti le istanze di tutta la popolazione europea, un mondo variegato che rappresenti i molteplici interessi, ma non piu’ soltanto quelli della BCE o del FMI.

Questa secondo me è la principale strada da seguire se veramente vogliamo dotarci degli strumenti per fronteggiare le sfide che il mondo globalizzato gia’ ci pone davanti quotidianamente, siamo gia’ in ritardo.

Oppure possiamo rinunciare a tale progetto ed abbracciare le tesi leghiste chiudendoci nelle provincie di Brescia,Sonrio,Varese,Bergamo costruendo ponti levatoi e rimettendo i dazi doganali; direi ottima soluzione per fronteggiare mercati che vedono il protagonismo di miliardi di persone.

Queste sono gli argomenti che noi di Arcipelago cerchiamo e cercheremo di portare al centro del dibattito politico nazionale, se ci riusciremo o meno dipende soprattutto da chi vive quotidianamente questa esperienza ma anche da chi vorra’ accompagnarci in questo progetto.

 MIRKO ORSI

ASSOCIAZIONE ARCIPELAGO

 

 

 

 

 

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