No, non corrisponde al “vero” quanto asserito da Sabino Cassese ( editoriale sul Corriere della Sera del 4 Settembre ) , espressione vivente del “costituzionalismo corretto” collezionista di incarichi costituzional- istituzionali, quando sostiene che ..” la politica pecca di irrealtà, prende per reale il contingente, e il quotidiano, spesso l’effimero. Fa programmi che sono tutti al presente senza prospettare un futuro..”
Non corrisponde al vero in quanto ci troviamo di fronte ad una “mutazione genetica” della POLITICA ; La dove c’era la politica oggi ci sono i “POLITICI” con le loro scarsissime “pubbliche virtu’ “ e i loro inconfessabili “privati interessi”.
Sono i POLITICI quindi che si rendono ridicoli con promesse elettorali simili ;
sono i POLITICI che non sanno vedere la realtà , che non sono in grado di interpretare i bisogni sociali.
L’osservazione della realtà non essendo più una peculiarità della POLITICA bensi dei POLITICI non riesce a comprendere :
- la crisi di un sistema sanitario di fronte ad una pandemia specie nei suoi aspetti più vicini ai cittadini : la sanità territoriale
- la crisi di un sistema della formazione causa principale dell’aumento delle diseguaglianze sociali con i suoi bassi investimenti, la sua bassa scolarizzazione; comprendendo che il livello di istruzione e livello di benessere vanno di pari passo..
- Confondere poi proclami e promesse con progetti; confondere il parlare con il fare e in ultimo utilizzare mezzi digitali per comunicare e non per ascoltare non si è attenti alla buona ”Amministrazione”.
Ergo; se la POLITICA fatta da “soggetti collettivi” non c’è più e quindi non è in grado di interpretare il grande cambiamento in atto non ci si deve stupire dello stato degli apparati pubblici e della freddezza di un elettorato sempre più tentato da”voci nuove” se non da una gita al mare il 25 Settembre.
Non è quindi fuori luogo pensare ad una imminente catastrofe assolutamente non governabile, forse accidentale ma sicuramente devastante per la vita nostra e dei nostri figli e nipoti..
Ed anche una auspicata “batosta elettorale” non crediamo possa raggiungere l’obiettivo di un rivoluzionario approccio ad un nuovo sistema della rappresentanza e quindi della Democrazia.
Ciò detto la speranza di una assunzione di responsabilità politica da parte di coloro che si ritengono oggettivamente responsabili di questa caduta della “ POLITICA” è l’ultima a morire.
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