(di Lafayette)-
Qui da noi parlare di evasione fiscale non attira l’attenzione e non suscita riprovazione così come nei paesi anglosassoni, in particolare nel Regno Unito. Ciò è dovuto a una diversa sensibilità riguardo al rapporto di fiducia tra governo e governati insito tra le due collettività. La “distonia” italica affonda le sue radici in un passato burrascoso e frammentato in termini di appartenenza ai valori comuni, mai completamente risolto. Paradossalmente, la consapevolezza degli inglesi verso il tema della fiscalità (rappresentanza ed equità) crebbe subito dopo la perdita delle colonie americane, le quali, mediante la loro rivolta che sfociò nella dichiarazione d’indipendenza, “contagiarono” l’ex madre patria inducendo il governo di William Pitt a riformare drasticamente l’amministrazione del Regno, sopprimendo la maggior parte dei privilegi feudali e la diffusa corruzione. Tuttavia, ciò che accaduto con i Panama Papers è solo la punta di un iceberg, la cui enorme massa si chiama: capitalismo senza regole. Alcuni si domandano: che sia giunto il momento per fare un’opportuna riflessione su questo enorme blocco di ghiaccio prima che incocci il Titanic dell’economia? Ciò vale soprattutto per coloro che un po’ spavaldamente si definiscono “liberal”, senza aver mai aperto un testo riguardo i principi che connotano questo pensiero politico.
How the Panama Papers proved Bernie Sanders and Jeremy Corbyn right
Questo è uno scandalo che è stato anticipatamente predetto da Bernie e Jeremy, sostiene Liam Young.
Cinque anni fa, un quasi sconosciuto uomo politico indipendente dal Vermont prese la parola in Senato per far saltare una proposta d’accordo commerciale vigorosamente sostenuto dal presidente Barack Obama e anche dall’allora Segretario di Stato Hillary Clinton. Nel suo intervento, il senatore Bernie Sanders disse quanto segue:
“… Si scopre che lo stato di Panama è un leader mondiale quando si tratta di permettere ai ricchi americani e alle grandi aziende di evadere il fisco dagli Stati Uniti per nascondere il loro denaro in paradisi fiscali off-shore. Detto ciò, l’accordo di libero scambio con lo stato di Panama peggiorerebbe questa brutta situazione. Ogni anno, le ricche e grandi imprese evadono $ 100 miliardi di tasse americane attraverso i paradisi fiscali off-shore a Panama e in altri paesi, i quali sono abusivi e illegali “.
La fuga di notizie riguardo i Panama Papers offre a Sanders l’opportunità di raccontare alla Clinton e il resto dell’establishment “te l’avevo detto“. Allo stesso modo, Jeremy Corbyn è in grado di fare lo stesso a casa sua mentre il Primo Ministro [David Cameron] sta sudando sette camicie sotto il calore delle accuse pertinenti i rapporti off-shore di suo padre. Ieri l’account Twitter del leader laburista ha condiviso video di Corbyn attraverso il quale egli chiede una riforma seria, mentre tra i seggi dei Tory si ridacchiava per la sua richiesta. Ma ora volgiamo lo sguardo verso chi sta ridendo. I Papers Panama dimostrano un punto saliente: il capitalismo rimane imperfetto e necessita di una regolazione. E’ triste che dopo gli abusi degli ultimi anni si abbia ancora bisogno di questo richiamo. Ci siamo resi conto di quello che un settore bancario non regolamentato può fare. Quando il mercato è lasciato a sé stesso, esso prende e continua a prendere fino all’esaurimento. La teoria del trickle-down si è dimostrata una bancarotta; i ricchi diventano più ricchi e questo è la fine di tutto. Ora sappiamo che, mentre le persone più ricche di tutto il mondo peroravano l’austerità, queste [nel frattempo] nascondevano le loro ricchezza nei conti off-shore.
La crisi del capitalismo sta raggiungendo un punto di non ritorno. Così come il messaggio di Sanders continua a guadagnare consenso negli Stati Uniti, [allo stesso modo] quello anti-austerity di Corbyn deve essere utilizzato al fine di contestare la narrazione del partito Tory. Mentre il governo fa la voce grossa nei confronti dell’evasione fiscale, le rivelazioni sui Panama Papers suggeriscono che la Gran Bretagna non fa nulla [per risolvere il problema] eccetto aiutare il mondo della finanza off-shore. Benché non ci sia una minima idea che la colpa sia d’addebitare a un singolo individuo, è chiaro che si potrebbe fare molto di più. L’invito di Jeremy Corbyn diretto verso il governo per far sì che si prevenissero gli abusi è un passo nella giusta direzione. Sembra altamente improbabile che il partito Tory lo prenderà in considerazione. Al contrario, il governo sembra appagato nell’evidenziare i suoi attuali tentativi da cui si rilevano gli scarsi risultati.
Ora, la questione della giustizia fiscale si trova al centro [dell’attenzione]. Dato che questa storia è diventata una notizia diffusa negli ultimi giorni e non sembra svanirsi nel nulla, il tempo è maturo per affrontare i difetti del capitalismo. Mentre molti sono pronti a ridere nei confronti di soggetti come Bernie Sanders e Jeremy Corbyn, è innegabile che più volte costoro hanno dimostrato d’aver ragione su questioni che implicano lo sfruttamento. La portata di questa evasione è grave e sembra che quelli di destra nel migliore dei casi ne siano inconsapevoli e nel peggiore l’alimentino. Solo coloro che sono pronti ad affrontare i difetti del modello capitalista saranno in grado di riformarlo nell’interesse dei lavoratori.
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