(di Alex Mariani)-
Può essere elettrizzante e ci si possono fare le scommesse (chi si brucerà le dita?), ma politicamente il simpatico passatempo di passarsi il cerino acceso è un gioco a perdere. Nel senso che alla fin fine il risultato più evidente è l’aver perso tempo prezioso e ritrovarsi con una situazione ulteriormente deteriorata rispetto a quella di partenza, che già richiedeva urgenti interventi riparatori. Stiamo evidentemente alludendo al Comune di Alessandria e al cerino che passa quotidianamente dalla Giunta ai C.d.A delle Società partecipate, e viceversa. Con contorno di sindacati sempre più agitati.
E’ possibile – visto che il Sindaco conferma in 27 milioni (E=93 / U=120) lo “spread” fra entrate e uscite di bilancio nel corrente anno – che entri a breve, nel gioco del cerino, un terzo personaggio detto “Convitato di Pietra” ovvero Commissario Governativo. Tenuto fuori della porta con la dichiarazione ufficiale di dissesto, è pronto a rientrare dalla finestra per acclarata impossibilità/incapacità dell’Amministrazione di tamponare “con le buone” (tasse, tariffe, ristrutturazione servizi, piani industriali etc.) il disastro pur in gran parte ereditato. Nel qual caso il Commissario soffierà per prima cosa sul cerino e aprirà, con burocratica determinazione, il fascicolo “cavoli amari”.
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