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Come una semplice e poco costosa tecnologia digitale applicata al nostro spazio urbano possa garantirci il suo maggior utilizzo

28 Ottobre 2015 by Redazione Lascia un commento

(di Lafayette)-

CityMetric è una diffusa pubblicazione elettronica inglese che si occupa di come rendere più vivibili e contemporaneamente meno costose per l’erario pubblico, attraverso l’uso della tecnologia digitale, la fruibilità delle concentrazioni urbane. L’articolo che segue ne è un esempio lampante di come si possano alleviare gli inconvenienti per coloro che sono portatore di handicap (ma non solo) con una spesa pubblica relativamente modesta.

Making smart cities work for people. No. 5. Böblingen’s crowdsourced accessibility maps

By Tom Saunders

Nell’era delle mappe di Google, quando se ne possono disporre dettagliate della maggior parte delle città di tutto il mondo, è facile supporre che non ci sia un gran che bisogno da parte dei cittadini nell’impegnarsi a stendere la mappa della loro città. Eppure, molti degli aspetti più importanti di un posto non sono mappati: in che modo sia facile girare a piedi per la città? Si tratta di un percorso sicuro per chi va in bicicletta? È questa una  zona accessibile per i portatori di handicap?

Queste sono solo alcune delle domande che la mappatura crowdsourcing può aiutare a fornire delle risposte. Wheelmap è una mappa e una applicazione su smartphone on-line sviluppata dalla ONG tedesca Sozialhelden, che permette alle persone di condividere le informazioni su quali luoghi sono accessibili per coloro che sono obbligati a usare la sedia a rotelle.

L’applicazione utilizza il sistema dei semafori per valutare l’accessibilità. (I luoghi privi di dati sono contrassegnati in grigio.) Gli utenti possono anche lasciare commenti, su tutto: dai servizi igienici alle stazioni ferroviarie, dai pub ai teatri. Lanciato nel 2010, gli utenti hanno mappato l’accessibilità di 500.000 sedi nelle città di tutto il mondo.

Oltre a fungere come guida per le persone sulla sedia a rotelle, l’applicazione può aiutare a cambiare il modo in cui le amministrazioni cittadine pensano nei confronti dell’accessibilità. Ad esempio, dopo aver appreso l’uso dell’applicazione, la città di Böblingen, in Germania ha recentemente chiesto a studenti volontari di esplorare e mappare le barriere e gli ostacoli presenti nei luoghi in tutta la città con l’utilizzo di Wheelmap.

La mappatura crowdsourcing può anche essere utilizzato come strumento di lobbying: una volta che tutte queste informazioni e le evidenze vengono raccolte, le ONG e gruppi di comunità, possono indurre con maggior forza i loro governi locali ad agire in proposito.

Un importante passo successivo per organizzazioni come Wheelmap è quello di espandere la propria base di utenti. Mentre un’analisi dettagliata di chi usa l’applicazione non è disponibile, il contributo volontario per la fruizione di dati attraverso le applicazioni tende ad essere limitato ai giovani, ai ricchi e ai soggetti più intraprendenti.

Se i governi della città cominciano a considerare con più attenzione i dati delcrowdsourcing, questo potrebbe portare a una situazione in cui i bisogni e le esigenze dei gruppi descritti in precedenza conseguano la priorità su quelli che non sono collegati in modo digitale. Trovare i modi per motivare i secondi coinvolgendoli al fine di raccogliere le voci e le opinioni di coloro che non vogliono impegnarsi, sarà un passo importante per fare in modo che i benefici provenienti dai dati raccolti attraverso i  crowdsourcing siano ampiamente condivisi.

Tom Saunders is a senior researcher at Nesta, the UK innovation charity. He is one of the authors of the “Rethinking smart cities from the ground up” report.

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