RISPOSTA A “L’URGENZA DEL PROPORZIONALE” – ARTICOLO SU REPUBBLICA DI LUCIANO VIOLANTE DEL 2 LUGLIO 2022
Non crediamo che interessi molto ai cittadini, che hanno ancora una volta disertato le urne, il pensiero di Luciano Violante quando indica nella legge elettorale la “causa delle cause”.
“Cerchi magici” a parte (che pare non esistano in Costituzione!), tutti sono ormai consapevoli che le coalizioni, le alleanze fittizie fatte solo per vincere, producono quella afasia della politica fatta di Partiti senza identità, che si sono trasformati, quando va bene, in Comitati Elettorali.
L’autore ci strappa un compassionevole sorriso quando si lancia in un appello (dopo 70 anni di questa politica!) all’integrazione dei cittadini nel sistema politico, non considerando affatto che il sistema politico deriva da una affermazione che recita: “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” di cui i Partiti, nati dalla Commissione Costituente in quel particolarissimo momento storico con l’articolo 49, erano garanti e intermediari.
L’appartenenza, quindi, a questo o a quel partito non è la categoria corretta per definire la scelta della rappresentanza (gli eletti).
Ma l’articolo di Violante si conclude con una chicca, il vero messaggio del “nostro”, che ci fa pensare a una profonda disonestà intellettuale.
La crisi di stabilità dei governi attuali viene imputata, con un richiamo ad un pensiero di Giovanni Amendola, “alla coscienza politica affidata all’azione dei partiti” e non ad “accorgimenti legislativi” che non sono in grado di garantire la stabilità del governo o, peggio, la stabilità tout court; ma “quei” Partiti non esistono più!
Bisogna prendere coscienza del fatto che il mondo è cambiato, per cui crediamo che solo restituendo ai cittadini il potere VERO di decidere della propria vita si possa pervenire ad una Democrazia VERA.
È una GRANDE OPERAZIONE VERITÀ che vogliamo; a cominciare dalle ragioni profonde, storiche che hanno prodotto nel nostro Paese una grandissima incultura politica, che sta producendo la truffaldina rivisitazione di un sistema elettorale proporzionale.
L’inganno più pericoloso non è una disintermediazione; in realtà è in corso una re-intermediazione, che è la vera finalità di chi perora il ritorno ad un sistema elettorale proporzionale.
In un’epoca di velocità digitale e di insofferenza per il profondo, assistiamo peraltro a una pericolosissima evoluzione dell’idea e della pratica della democrazia.
Il “pre-requisito” delle regole del nostro vivere insieme è il sistema della rappresentanza, la quale è … “La chiave di volta” di un sistema democratico.
Non è peregrina quindi una proposta di legge d’iniziativa popolare sulla rappresentanza, come strumento per una qualificata iniziativa politica.
Prima della decisione finale (il voto), le persone debbono decidere della loro volontà di impossessarsi dei processi decisionali che influenzeranno la loro vita.
Solo l’iscrizione a un Pubblico Registro degli Elettori Attivi di chi intende partecipare di volta in volta alla “governance” di questo Paese potrà garantire il passaggio alla Democrazia del terzo millennio.
La Dichiarazione Pubblica di Volontà è quindi l’atto primario della formazione della decisione; atto che sancisce l’esercizio del diritto di voto in modo “cosciente e consapevole e informato” dei “cittadini europei.
Questo è il messaggio in bottiglia che vogliamo gettare in una Europa che “non è tale”; un’Europa a cui dovrà essere ceduta una quota di sovranità dei Paesi che la costruiranno per giungere ad una sintesi della rappresentanza di due soggetti che siano garanzia di alternanza al governo della cosa pubblica.
Due “corpi intermedi” che, Quartiere per Quartiere, Comune per Comune, Provincia per Provincia, Regione per Regione, Stato per Stato, rappresenteranno le politiche che governeranno la cosa pubblica.
Un’iniziativa di tipo culturale prima ancora che politica in senso stretto, che affronti l’Operazione Verità di cui sopra e “lanci” una nuova fase costituente, o se vogliamo, un nuovo Rinascimento politico e sociale basato sui Principi e sui Valori dell’Uguaglianza e della Responsabilità.
Lascia un commento